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domenica 24 marzo 2013

Falvo : il PdL è rinato non ora ma a giugno.

Tratto da "La Sicilia del 01 Marzo 2013"
Se l'avv. Lucio Greco, candidato alla Camera, dice che dopo il successo elettorale bisogna rifondare la classe dirigente del Pdl a Gela, il coordinatore cittadino Massimiliano Falvo ritiene invece che "la classe dirigente c'è già ed è nata il 18 giugno scorso quando è stato eletto un nuovo coordinamento che si è sobbarcato l'onere di portare la nave fuori dalla secche dopo che era stata abbandonata da tutti".
"Il Pdl gelese non è rinato con le elezioni politiche. E' rinato otto mesi fa. Il nuovo coordinamento da allora - dice Falvo - è andato tra la gente, bussando porta a porta a raccogliere il malessere di tanti cittadini stanchi del malgoverno del centrosinistra ed ha anche fatto riavvicinare tanta gente che credeva nei valori del centrodestra. La nostra campagna elettorale per le politiche è iniziata a metà dicembre quando sono arrivati i materiali elettorali da sottoporre alla gente anche se non c'erano ancora i nomi dei candidati. Quando poi è stato ufficializzato il nome del candidato locale noi lo abbiamo accolto bene. Noi questo risultato splendido ce lo aspettavamo perchè la gente ci ha accolto bene e con il nostro lavoro abbiamo dimostrato che non è vero che l' egemonia della sinistra a Gela è intoccabile. Facendo quadrato e lavorando sodo abbiamo ridato al Pdl gelese il posto che merita. Ora puntiamo dritto a conquistare il Palazzo di città".
Senza mezzi termini dunque Falvi dichiara che l' obiettivo della sua segreteria è vincere le elezioni amministrative confermando il primo posto al Senato delle Politiche. Ma intanto ci sono due anni e mezzo ancora di attesa. "Appunto e mi auguro per il bene della città - aggiunge - che nel frattempo il centrosinistra al suo interno faccia chiarezza e dichiari le sue intenzioni senza far pesare sulla città i suoi contrasti interni. Speriamo che si rendano conto che Gela è disperata, stremata e senza lavoro. Mentre loro litigano alla gente tagliano le utenze idriche. Che i loro errori non li paghino i cittadini".
Falvo si soffena su un commento sul teatro Eschilo. "C'è poco da festeggiare dopo un iter così lungo - dice - e poi vero è che la cultura è importante ma il teatro non è la priorità di questa città. E poi è assurdo che lo abbiano inaugurato chiudendo le porte alla cittadinanza, escludendola. I primi ad essere invitati dovevano essere i cittadini".
Un passaggio riguarda i Grillini. "Non mi piacciono -dice il coordinatore Pdl - sono come Ponzio Pilato. Vincono le elezioni ma non vogliono responsabilità di governo per paura di svegliarsi l'indomani e accorgersi di essere diventati come i politici che hanno contestato".
                                                                                  M. C. G.